Un giorno viene da padre Matteo una persona disperata, gli affida il figlio e in quel preciso istante, nel preciso momento in cui Matteo dice “SI”, accade qualcosa di trascendente ed irripetibile. Matteo non poteva saperlo; per chi è laico si può dire era nel segno delle possibilità, per chi è credente era nella volontà, era nel desiderio di Dio che questo accadesse.
La Comunità è anche un elemento terapeutico, ma parimenti, è, anche, un elemento culturale in quanto incide su quella che può essere la ricettività e la crescita, l’educazione, la maturità di una società.
È un’esperienza talmente particolare che fa categoria a sé, diventa punto di riferimento a sé, che qualsiasi indagine, qualsiasi pretesa di sistematizzare un metodo, o di estrapolare la formula magica, è assolutamente impossibile.
La Comunità come esperienza assolutamente umana va totalmente e assolutamente vissuta incontrando le persone, stando con loro, mangiando quello che mangiano loro, facendo i loro stessi orari, ascoltando le loro storie, anche perchè ogni storia, ogni vita è un romanzo che merita di essere ascoltato.
Qui in Comunità sono uno psicologo, psicoterapeuta.
Vorrei precisare una cosa, chiunque vi venisse a dire, in futuro, che ci sono delle psicoterapie che funzionano, o non funzionano in alcuni campi, vi dice una mezza verità. E’ scientificamente mostrato che la funzione di una psicoterapia è quella di stabilizzare la mente, le emozioni, e il sistema di un individuo. Per fare questo l’individuo deve essere messo in condizioni di non sentirsi giudicato, di non sentirsi emarginato, ma di sentirsi accolto anche nei lati più vergognosi e dolorosi della sua storia, della sua vita, di avere la anche la possibilità di poter confrontare questo con persone che hanno avuto esperienze simili alle sue.
Questo l’ho trovato un po’ dappertutto in alcuni metodi terapeutici, psicoterapeutici; devo dire però, da un punto di vista dello spirito, come atteggiamento, come rispetto, l’ho trovato piacevolmente, umanamente qui! Ed è questo uno dei motivi per cui io, a mio modo, ho fatto la scelta di restare qui, di godere della vostra fiducia e di poter dare il mio contributo. Grazie!
MARIO MAGINI
Psicologo (allora collaboratore della Comunità)
La Comunità è nata come risposta di emergenza, ma intuitivamente felice ed efficace, lì dove non c’erano più risorse e dove non c’erano più possibilità.